di Luca Tabasso
Politica energetica, climatica, commerciale. Ma anche guerra in Ucraina, tasse, automotive, immigrazione. Sono tante le “rivoluzioni” annunciate da Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali Usa del 5 novembre con una chiara maggioranza, sia in termini di grandi elettori (secondo le ultime proiezioni 276 contro i 223 della sfidante democratica Kamala Harris) che di voto popolare (50,9% vs 47,4%)
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